Sport e Social: quanto i post influenzano il calciomercato

Un post su Facebook o una foto su Instagram possono suscitare la gioia dei tifosi o l’ira dei club. Ecco perché saper gestire i propri social network è sempre più importante. “L’ultima vera passione civile che riscalda il nostro popolo” così Stefano Benni ne Bar Sport Duemila definiva il calciomercato. È un’affermazione del ’97 che, però, si dimostra valida ancora oggi, proprio osservando l’interesse che i trasferimenti dei calciatori suscitano in tanti tifosi. Il calciomercato si è adattato nel tempo alle nuove tecnologie: i social network sono ormai un elemento immancabile nelle finestre di scambio. Oggi come non mai le news di calciomercato sono accessibili a tutti, non serve nemmeno più affidarsi a degli intermediari: i social dei calciatori e dei club parlano di partenze ed avvii.

I calciatori sono fra le star più importanti dei social

Gli account di Gianluigi Buffon (9,5 milioni di followers), Mario Balotelli (9 milioni) e Andrea Pirlo (8 milioni) appaiono nella top 10 degli italiani più seguiti su Instagram. I siti specializzati in calciomercato proliferano grazie ai post degli atleti, attirando gli utenti con le analisi di ogni dettaglio al fine di scoprire possibili acquisti e vendite.

Con seguiti di tale portata, le squadre decidono ciò che si può o meno postare sulle pagine personali? “I nostri calciatori hanno ampia libertà di azione sui social network. Certo, in caso di nuovi arrivi si concordano dinamiche e tempistiche di presentazione, ma durante la stagione per lo più ci si attiene ad alcune regole ed accortezze che vengono spiegate in un incontro con la squadra prima di ogni campionato”, spiega Federico Falasca dell’area comunicazione della Sampdoria.

Gli errori dei calciatori

Un tweet errato può compromettere un affare: ricordiamo che Sergi Guardiola non andò al Barcellona proprio perché aveva pubblicato un post parlando della sua passione per i rivali del Real Madrid; di recente Alex Runarsson ha rischiato di non firmare con l’Arsenal dopo la pubblicazione di alcuni messaggi offensivi verso l’ex allenatore. Avvenimenti come questi rischiano di compromettere il rapporto con i club, ma anche con i tifosi, che nell’era liquida dei social sono pedine molto importanti. “Conoscere le potenziali reazioni dei tifosi a un acquisto indirizza la strategia di comunicazione in un senso o nell’altro. Il clima della piazza è fondamentale per scegliere il tono del messaggio che si vuole mandare. Non possiamo influire sull’acquisto di un giocatore oppure di un altro, ma possiamo decidere come presentarlo: questo sì. Ed è una componente chiave per il nostro lavoro” aggiunge Falasca.

Il potere dei tifosi di calcio è aumentato proprio grazie all’ingente crescita di importanza dei social. Infatti durante le sessioni di calciomercato il parere indirettamente espresso dai tifosi ha più valore di un semplice coro allo stadio. Pare che i gol non bastino più… un calciatore deve anche saper gestire i social network!

Costanza Falco

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